Bologna: Giu' le mani dalle tasche dei cacciatori

Faccio mio l’appello lanciato dall’amico Umberto Gianferrari, di Castelnuovo Monti, commissario straordinario dell’Associazione venatoria Cpa (caccia, pesca e ambiente) che chiede di non aumentare il contributo associativo all’ambito territoriale, attualmente di 130 euro. I cacciatori già pagano la tassa d concessione governativa, la tassa regionale sulla caccia, la polizza infortunio, le responsabilità civile e accudiscono il cane da caccia che costa come un’autovettura.

Se i costi per i cacciatori continuassero ad aumentare, la caccia rischia di diventare uno sport solo per persone facoltose, mentre dovrebbe essere consentito a tutti per la tutela dell’ambienta e la pulizia dei boschi.
I cacciatori da molto tempo sono ingiustamente criticati dagli ambientalisti e dagli animalisti, mentre in realtà svolgono un ruolo sociale importante nel garantire l’equilibrio dello sviluppo faunistico; l’assenza di equilibrio infatti, arrecherebbe un serio danno all’agricoltura e alla sicurezza degli abitanti delle zone rurali e la diffusione di malattie.
La caccia, che oggi è uno sport, è stata, fin dalla preistoria, uno dei mezzi fondamentali per la sopravvivenza del genere umano. Oggi invece viene demonizzata e quasi criminalizzata, mentre dovrebbe essere apprezzata per il contributo che da, pur nell’ambito dei limiti imposti dalla legge, all’ambiente e alla natura.
Fabio Filippi
Bologna 09/03/2013