Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

Ii solito tran tran
Nulla di nuovo sotto il cielo ischitano

COERENZA DEI POLITICI ISOLANI
È davvero poca se solo per un attimo ci soffermiamo a considerare i facili cambiamenti di casacca che molti, troppi, politici isolani fanno in prossimità di una tornata elettorale. Certo, amministrare una piccola realtà comunale come una delle sei Ischitane, se non si hanno precisi punti di riferimento nelle amministrazioni pubbliche superiori, diventa oltremodo difficile se non impossibile. In un certo senso diventa anche giustificato e giustificabile l’atteggiamento messo in atto, da un po’ di anni, dai rappresentanti del popolo ischitano.

Gli ultimi risultati elettorali che hanno visto la debacle della sinistra che presto si verificherà anche alla Provincia e alla Regione, visti i guai che sono stati capaci di combinare i rappresentanti della sinistra che gestiscono i due Enti Pubblici più importanti e più vicini a noi, ne fanno prevedere altri. Atteso che poco o nulla è cambiato rispetto al modo di fare politica proprio per quanto riguarda programmazione e progettazione, ancora affidate sempre più spesso a illustri e costosissimi incompetenti, diventa logico che poi c’è bisogno del solito “appoggio amichevole” per l’approvazione e per l’eventuale finanziamento. Quindi se vengono a mancare i punti di riferimento occorre che i nostri politici se li facciano cambiando magari casacca sempre più spesso.

VIGILI E CENTRO STORICO
A Forio, come anche negli altri comuni isolani, si continuano ad utilizzare i vigili e soprattutto i vigilini a guardare le transenne che delimitano le zone pedonali, lasciando le stesse senza nessun controllo. La zona pedonale, ottima invenzione per rendere sempre più godibile il periodo di vacanza, non può essere tutelata continuando a impiegare validissimi giovani a “mantenere” in piedi le transenne che le delimitano. Continuo a ripetere inascoltato da anni che sarebbe molto più utile ed educativo impiegare i vigili all’interno delle isole pedonali magari anche con il compito di educare prima che di reprimere. Mi ha colpito, per esempio, il comportamento di un vigile stagionale a Forio Francesco che mentre purtroppo si portava di servizio presso la “sua” transenna notando una persona che chiedeva la carità fra i tavoli di un bar, con toni educati e gentili lo invitava a terminare quello che stava facendo e lo accompagnava distante dalla zona. Ebbene senza nessuna paura di accuse di razzismo credo che il compito di un vigile urbano dovrebbe essere anche questo insieme a quello di insegnare a non buttare la carta per terra ai bambini e alle loro madri; tutelare la tranquillità di chi decide di trascorrere alcune ore in una zona pedonale da qualsiasi azione di disturbo; multare senza pietà tutti coloro che non rispettano il divieto di transito nella zona pedonale e vengono trovati a circolare nonostante le transenne, fosse anche il capo della polizia municipale.

COLELLA E I GUAI FORIANI
L’ultimo risultato elettorale al di la dell’esito di cui nulla si può dire vista la proporzione della vittoria, ha provocato un danno notevole che nemmeno lo sconfitto Gaetano Colella si è reso conto. Forio è stato riconsegnato nelle mani delle stesse persone che hanno dimostrato ampiamente di tenere davvero poco a cuore le sorti del paese. Non sto qui ad elencare le cose fatte male e di cui ho scritto in tutti questi anni e che i miei lettori sanno ormai a memoria, il dramma e il guaio più serio sono rappresentati dal fatto che visto l’eclatante successo che hanno ottenuto quasi tutti gli amministratori uscenti questi avranno il sacrosanto diritto di pensare che come hanno operato fino ad oggi è stato il modo migliore di farlo. Se osservi il loro odierno comportamento ti rendi conto facilmente di ciò, nessuno di loro ha analizzato seriamente il risultato elettorale che alla fine ha sancito la vittoria non del migliore ma del meno peggio; della tranquillità alle minacce, che troppi stupidi candidati di Colella andavano facendo per le strade e per le case dei foriani. Nelle ultime settimane di campagna elettorale la voce che circolava per il paese era proprio quella della scelta del male minore. L’unico augurio che mi faccio è che i giovani politici vincenti sappiano capire questo messaggio dei foriani e si decidano ad iniziare ad affrontare con più serietà e competenza le varie problematiche che affliggono il paese, dovrebbero averne voglia e capacità.

ANCORA LAVORI PUBBLICI FATTI CON I PIEDI A FORIO
La foto parla chiaro, hanno messo il rossetto su una bocca senza denti e senza forma. I lavori pubblici che stanno interessando la bellissima passeggiata foriana che da san Francesco porta a Forio rappresentano proprio uno di quei interventi che servono solo a buttare fumo negli occhi non tanto ai foriani che da anni hanno buttato l’anello che tenevano attaccato al naso, ma agli stessi politici che vorrebbero dimostrare di aver fatto qualcosa di buono per il paese. A che servono le foriere su un muretto fatiscente a malapena riparato che delimita un pericolosissimo marciapiedi sul quale molte persone si possono fare male cadendo?

SERRARA E LE SUE BELLEZZE
Nei giorni scorsi una piccola fermata sul belvedere di Serrara che affaccia sullo splendido scenario di sant’Angelo mi ha provocato tantissime sensazioni piacevoli, che subito si sono trasformate in rabbia per come viene trattato il restante territorio isolano soprattutto dai politici. Anche in questo caso la foto a fianco, nella quale ho cercato di mettere in evidenza non solo la cura per la natura ma anche l’amore per la terra, dimostra che sulla nostra isola ci sono ancora persone che meritano di essere citate per il bene che arrecano a tutta la nostra isola. Le migliaia di persone che si affacciano e si affacceranno da quel belvedere non possono fare altro che ammirare e godere non solo del bellissimo panorama, ma anche la cura con la quale un contadino della zona tratta la nostra terra. Un complimento di cuore a questa sconosciuta persona che ci regala ancora queste bellissime sensazioni.