Forio: Commento Foriano, partire dalla vittoria del lacco per cambiare il nostro prodotto turistico, referndum e preti Stampa
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ForioNews - Cronaca
Scritto da Peppe D'Ambra   
Venerdì 03 Giugno 2005 12:53

Commento Foriano, di Peppe D'Ambra

PARTIRE DALLA VITTORIA DEL LACCO PER CAMBIARE IL NOSTRO PRODOTTO TURISTICO
La vittoria del campionato di promozione da parte del Lacco, dopo un entusiasmante spareggio disputato su un campo fuori dalla nostra isola; significa soprattutto che con un minimo di organizzazione e nonostante qualche piccola sbavatura il raggiungere certi obiettivi diventa possibile. Questa vittoria potrebbe rappresentare una buona indicazione anche nel settore turistico, da anni in crisi. Perché secondo me, alla base di tutto c’è proprio la mancanza di una seria programmazione da parte dei gestori del vitale settore dell’economia della nostra isola.

Già in altre occasioni ho espresso la mia opinione per quanto riguarda lo sport sulla nostra isola, e la presenza per il momento nel campionato di eccellenza di due squadre della nostra isola rappresenta uno stimolo in più affinché si faccia una squadra in grado di vincere il campionato e approdare ad una serie più importante e più confacente con la nostra isola. Un ritorno positivo di immagine per il nostro prodotto turistico che mai come oggi ha bisogno di una spinta da più parti per risollevarsi.
Intanto nonostante gli allarmismi e le lamentele degli operatori del settore si continuano a fare figuracce con gli ospiti che stanno arrivando sulla nostra isola, come ampiamente dimostrato dalla cronaca quotidiana di questo giornale. Per questo fine settimana si prevede addirittura il pienone in tutte le strutture ricettive che hanno aperto i battenti. Speriamo che tutto vada bene e che gli ospiti verranno trattati come devono essere trattati tutte quelle persone che continuano a scegliere la nostra isola per le loro vacanze e relax.
Invece la cronaca continua a raccontarci certi episodi davvero emblematici: il trattamento riservato ai quegli studenti napoletani sabato e domenica a Casamicciola Terme in tre noti alberghi di quel comune sono errori che si ripercuoteranno anche nei prossimi anni. Quei giovani, nonostante tutto quello che hanno subito hanno dimostrato molta più maturità di tanti nostri solerti e attenti operatori turistici che dicono di far tanto per il rilancio della nostra immagine, hanno addirittura comperato presso la tabaccheria presente le buste dell’immondizia. Mi dite voi che ricordo potranno avere questi giovani della loro esperienza di soggiorno ad Ischia, durante tutta la loro vita. Cosa potranno raccontare a chi chiederà come hanno trascorso le due giornate ad Ischia, si perché nessuno di loro, purtroppo, parlerà del trattamento avuto a Casamicciola Terme, ma tutti loro ricorderanno del soggiorno passato ad Ischia.
Caro Domenico hai voglia di predicare e di essere favorevole al Bollino blu, con questi “manager” del turismo che gestiscono il nostro prodotto c’è solo da perdere tempo, io sono del parere di farli affogare nella loro acqua e solo dopo iniziare a parlare seriamente su come rilanciare il nostro prodotto.
Intanto quella coppia di Bormio che sta trascorrendo le sue vacanze, sempre in un albergo di Casamicciola Terme, domenica mattina mi è venuta a trovare mentre facevo il tavolo di informazione sui Referendum in piazza Marina per comunicarmi che all’improvviso in albergo era cambiato l’atteggiamento della direzione e finalmente si è iniziato a mangiare bene e ad essere trattati come devono essere trattati tutti coloro che scelgono di passare le loro vacanze in una località marina. Far mangiare a pranzo la pasta con la besciamella invece che al pomodoro fresco rappresenta la classica ciliegina sulla torta di chi continua a non voler capire che il nostro prodotto turistico può essere risollevato solo con serietà e professionalità.

REFERENDUM E PRETI
Continuano ad arrivare ai nostri tavoli denunce di cattolici praticanti su inqualificanti ingerenze da parte dei preti anche sulla nostra isola sul voto referendario del prossimo 12 e 13 giugno e che riguardano la salute e la tutela, prima di ogni cosa, delle donne. Perché anche stavolta come per i referendum sull’aborto e sul divorzio le più penalizzate sono proprio le donne. Anche questa volta quindi la chiesa ha scelto di impegnarsi con una crociata contro la laicità dello Stato Italiano; imponendo con ricatti e anatemi nei confronti dei cattolici praticanti la non partecipazione al voto. Una scelta come ho già detto sbagliata due volte anche se prevista dalla nostra Costituzione. La prima perché il Referendum è l’unica occasione di democrazia diretta in cui il cittadino può dire al politica cosa e come fare, la seconda perché questa opzione è molto “squallidamente di comodo”; perché soprattutto i preti, memori della triste figura del passato su aborto e divorzio, questa volta vogliono partire avvantaggiati partendo dal 25 – 35% di astensionismo fisiologico del corpo elettorale italiano. Altra e più legittima sarebbe stata, come per l’aborto e per il divorzio, la scelta di misurarsi scegliendo la più logica risposta del NO.
Continuo a non capire perché tutto questo impegno in Italia e non in altre nazioni molto più cattoliche della nostra come la Spagna da parte delle alte autorità ecclesiali. Certo un papa che preferisce nascondersi dietro l’impegno dei suoi vescovi è tutt’altra cosa rispetto al papa appena morto. Chissà se di questi interventi ne farà anche nella sua Germania, anche lì la legge sulla procreazione assistita permette molte cose che quella italiana proibisce.
Io per quanto mi riguarda andrò a votare 4 SI, e mi auguro che come per l’aborto e per il divorzio anche i cattolici sappiano dimostrarsi degni cittadini italiani e vengano a fare la scelta giusta di benessere e di una migliore qualità della loro vita e di quella, soprattutto, dei loro figli.

Ultimo aggiornamento Domenica 26 Agosto 2012 19:08