Lettera aperta al Sindaco di Forio |
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ItaliaNews - Cronaca | |||
Scritto da Nicola Lamonica | |||
Sabato 24 Gennaio 2009 18:46 | |||
Lettera aperta al Sindaco di Forio Forio 19 gennaio 2009 Caro Sindaco, le Tue rassicurati parole al n/concittadino Antonio Verde, che vive a Torino, non convincono! La gestione corretta dei rifiuti e la scelta per le aree di trasferenza, di stoccaggio e di compostaggio sono ormai tematiche indifferibili! Non ci si può più accontentare di quanto ci offri anche per i costi elevatissimi che ci fai pagare; occorre far emergere il nuovo che può venire fuori solo da idee chiare e da una opportuna intesa interisolana e da una semplificazione della gestione; l’emergenza portuale di Forio - dalla definizione del progetto alla gestione dell’area, dalla cantieristica alla conservazione dei lavori, alla mobilità marittima - è emergenza di vita per l’economia del territorio e per i diritti oggi negati.. Circa il completamento dei lavori e la gestione, l’Amministrazione Comunale sta giocando malissimo e con il fuoco; contro una sana aspettativa della popolazione che è quella di vedere il porto finito ed un’oculata gestione diretta del Comune che dia entrate certe affinché gl’impegni economici dei singoli cittadini, ampiamente espressi in anni ed anni di sacrifici, non vengano vanificati a favore di terzi. La popolazione si aspetta anche un ritorno economico e di immagine con l’affermazione di una ricca economia indotta. Occorre impegnarsi per sviluppare una progettualità complessiva e condivisa dell’area che tenga conto delle esigenze dei pescatori, della mobilità e del diporto nautico; delle attività artigianali specifiche, del lavoro esistente che dovrà essere sostenuto e potenziato per dare servizi ed efficienza a tutto il sistema terra-mare. Circa gli aliscafi occorre puntare alla concorrenza con più vettori ed impegnarsi, pertanto, perché la concessione della testata del pontile venga assegnata al Comune onde favorire la possibilità della concorrenza nei trasporti marittimi. La difesa del nostro ricco ed unico patrimonio territoriale ed ambientale non può ulteriormente essere trascurata e, per la qualità che esso esprime, non è più tollerabile un ulteriore ritardo verso la pianificazione; verso la definizione di uno strumento urbanistico che superi i vincoli e nello stesso tempo dia diritti e certezze a tutti. Occorre prendere atto che il Piano del Commissario ad Acta che giace dal 2001 nei cassetti della Provincia è ormai ampiamente scaduto e superato e che la questione va immediatamente riproposta al Consiglio Comunale. Se oggi tanti nostri concittadini stanno in difficoltà o si troveranno nei prossimi giorni alle prese con le demolizioni esso è dovuto alla mancanza del Piano Regolatore Generale che non ha consentito di realizzare loro quanto necessitava nella legalità ed oggi non consente neanche la possibilità di un tentativo di difesa davanti ad un giudice a quei cittadini che, non avendo santi in paradiso, sono stati costretti all’abusivismo perché l’esigenza di adattamento della casa in proprietà o, per i meno fortunati, del loro diritto costituzionale alla prima casa si concretizzasse. La carenza degli strumenti urbanistici rende il nostro territorio sempre più invivibile e sempre meno pregiato con prospettive di miseria collettiva drammatiche, ormai dietro l’angolo: l’area di Citara ne è una triste testimonianza dal momento che da ricchezza unica e potenziale volano di sviluppo per sé, per Forio e per l’intera isola oggi assume sempre più l’aspetto di una pessima periferia urbana che anche Tu hai voluto contribuire con la sciagurata ubicazione nel centro della piazza delle vasche interrate per la NU. E … se a tutto questo aggiungiamo la mancanza della depurazione, le problematiche sulla viabilità, la carenza di infrastrutture anche quelle più semplici e meno costose, come una pensilina alle varie fermata della EAV- Bus ( ex Sepsa); etc..etc. etc. …. il Tuo fallimento amministrativo, al di là delle Tue rassicurazioni e delle Tue certezze, è del tutto evidente sul piano programmatico e quello sociale, per non citare il piano politico-amministrativo che oggi vanta un’entropia spinta ai massimi livelli che nulla di buono ci promette. Vorrei farti grazia di qualcosa, ma purtroppo al di là delle chiacchiere e delle furbizie linguistiche non sei andato! ecco perché è giunto il momento della decisione: o Ti dai una regolata e costruisci il nuovo anche sotto l’aspetto politico, democratico e della trasparenza o è meglio che Tu Ti dimetta per andare al voto nella prossima primavera. E, per non ingannare nessuno, soprattutto se vive fuori, faresti bene a riscrivere la risposta ad Antonio Verde annunciando la Tua svolta, in un senso o nell’altro, senza ulteriori lusinghe. Sinceramente Nicola Lamonica
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 11 Marzo 2009 12:35 |