Modena: Carcere. Modena, la garante visita il nuovo padiglione: "Serva a ridurre il sovraffollamento" Stampa
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ModenaNews - Cronaca
Scritto da Assemblea Legislativa Regionale - Servizio Informazione   
Martedì 19 Febbraio 2013 20:09

Modena: Carcere. Modena, la garante visita il nuovo padiglione: "Serva a ridurre il sovraffollamento"

“Sicuramente questo padiglione rappresenta un miglioramento per le condizioni detentive delle persone. L’auspicio è che contribuisca a ridurre il sovraffollamento regionale e non venga, invece, col tempo, riempito oltre la capienza regolamentare”.
È quanto ha dichiarato Desi Bruno, Garante delle persone private delle libertà personale della Regione Emilia-Romagna, dopo la visita al padiglione di nuova costruzione nel carcere di Modena, aperto ma non ancora pienamente a regime. Il sopralluogo è avvenuto insieme al provveditore regionale alle carceri, Pietro Buffa, alla direttrice dell’istituto, Rosa Alba Casella, e al personale della Polizia penitenziaria.

Il nuovo padiglione ha una capienza di circa 200 unità, distribuite su tre piani; gli ambienti appaiono congrui dal punto di vista degli spazi e della luminosità; le celle sono disposte su tre sezioni, una per ogni piano. Un ampio spazio per la socialità e le attività ricreative dei detenuti è previsto in ogni sezione.
Attualmente sono ristrette 46 persone allocate al primo piano, 62 al secondo, mentre il terzo non è in funzione; nel complesso della struttura penitenziaria risultano presenti 382 detenuti, di cui 157 condannati in via definitiva.
Al piano terra vi sono i locali in cui è prevista la nuova ubicazione degli uffici della Polizia penitenziaria, quelli per i colloqui con gli operatori, un ampio spazio per attività in comune delle sezioni detentive, la cucina. Si registra la mancanza di uno spazio appositamente adibito a refettorio, non previsto nella progettazione, in cui i detenuti possano consumare insieme i pasti.
Nell’ambito della riorganizzazione degli istituti che l’Amministrazione penitenziaria sta operando, questa nuova ala viene a caratterizzarsi per l’adozione nelle sue sezioni del cosiddetto “regime aperto”, agevolando l’uso degli spazi comuni in modo che i detenuti vi possano trascorrere una parte significativa della giornata. Vi saranno destinate le persone condannate in via definitiva a cui restino da espiare 5 anni, anche tossicodipendenti, che non abbiano possibilità di accedere alle misure alternative alla detenzione. La vigilanza sarà garantita da un sistema di videosorveglianza contiguo, ma esterno alla sezione.
(rg)
Assemblea Legislativa Regionale - Servizio Informazione
Prot. N. 222/2013
Data 19/02/2013