Modena: Scuola. Contributi volontari istituti superiori, interrogazione Leoni chiede lumi alla Regione: Scuole informano su non obbligatorietà versamento? Stampa
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ModenaNews - Famiglia
Scritto da Il Consigliere regionale Dott. Andrea Leoni   
Martedì 04 Marzo 2014 12:10

Modena: Scuola. Contributi volontari istituti superiori, interrogazione Leoni chiede lumi alla Regione: Scuole informano su non obbligatorietà versamento?

In Emilia-Romagna, “alle famiglie degli studenti degli istituti superiori di istruzione oltre al pagamento delle tasse scolastiche viene richiesto il versamento di un contributo all’istituto stesso” ma “diverse famiglie lamentano di non aver ricevuto sufficienti informazioni sui due distinti versamenti da effettuare, in particolare sulla volontarietà del versamento del contributo agli istituti scolastici”, anche perché “la mancata informazione sulla volontarietà del contributo all’istituto sarebbe una consuetudine diffusa”. A sollevare il caso è Andrea Leoni, in una interrogazione alla Giunta in cui chiede all’esecutivo regionale “come giudichi questa richiesta di contributi alle famiglie degli studenti” e “se e come gli istituti provvedano ad informare adeguatamente le famiglie degli studenti sulla volontarietà dei contributi richiesti”. Il consigliere ricorda infatti che “le tasse scolastiche sono importi obbligatori versati interamente all’Erario, mentre i contributi, determinati dai Consigli di istituto, sono volontari e vengono interamente devoluti ai bilanci d’istituto”. Inoltre, “tali contributi, i cui importi variano in funzione delle relative delibere di ciascun Consiglio di istituto, sono quasi sempre di importo molto superiore alla tassa obbligatoria”. Leoni sottolinea poi che “per motivi di merito o economici gli studenti sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche, mentre ovviamente non sussistono le condizioni per l’esonero dal pagamento del contributo” e quindi “pur riconoscendo le limitate risorse destinate al sistema scolastico, i contributi richiesti gravano in un difficile contesto economico sui bilanci delle famiglie, in particolare di quelle meno abbienti, e di conseguenza limitano il diritto allo studio e vanificano di gran lunga i benefici fiscali spettanti alle fasce più deboli”.
Bologna, 4 marzo 2014
Comunicato stampa
4 marzo 2014

Al Presidente dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA


Il sottoscritto Andrea Leoni, Consigliere regionale,

premesso

che alle famiglie degli studenti degli Istituti superiori di istruzione oltre al pagamento delle tasse scolastiche venga richiesto il versamento di un contributo all’Istituto stesso;

considerato

- che le tasse scolastiche sono importi obbligatori versati interamente all’Erario, mentre i contributi, determinati dai Consigli di Istituto, sono volontari e vengono interamente devoluti ai bilanci d’Istituto;
- che tali contributi, i cui importi variano in funzione delle relative delibere di ciascun Consiglio di Istituto, sono quasi sempre di importo molto superiore alla tassa obbligatoria;

tenuto conto
che per motivi di merito o economici gli studenti sono esonerati dal pagamento delle tasse scolastiche, mentre ovviamente non sussistono le condizioni per l’esonero dal pagamento del contributo, stante il carattere di volontarietà, che preclude altresì la deducibilità dello stesso ai fini fiscali;

appreso

che diverse famiglie di studenti lamentano di non aver ricevuto sufficienti informazioni sui due distinti versamenti da effettuare, in particolare sulla volontarietà del versamento del contributo agli Istituti scolastici;

sottolineato

che, secondo le segnalazioni pervenute anche in passato, la mancata informazione sulla volontarietà del contributo all’Istituto sarebbe una consuetudine diffusa;

osservato

che, pur riconoscendo le limitate risorse destinate al sistema scolastico, i contributi richiesti gravano in un difficile contesto economico sui bilanci delle famiglie, in particolare di quelle meno abbienti, e di conseguenza limitano il diritto allo studio e vanificano di gran lunga i benefici fiscali spettanti alle fasce più deboli;

INTERROGA

la Giunta regionale dell’Emilia Romagna per sapere:

1) se sia a conoscenza di quanto sopra esposto;
2) come giudichi questa richiesta di contributi alle famiglie degli studenti;
3) se e come gli Istituti provvedano ad informare adeguatamente le famiglie degli studenti sulla volontarietà dei contributi richiesti.
Andrea Leoni