Bologna: Chiusura dell'impianto di Poiatica ? Errani dice il vero ?

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani è stato chiaro, per esprimere il suo no alle discariche ha scelto la sede istituzionale dell’Assemblea legislativa. Martedì scorso in aula, Errani, senza mezzi termini, ha dichiarato: “Questa regione è già in Italia il territorio più avanzato per lo smaltimento dei rifiuti e saprà fare un ulteriore passo avanti nell’innovazione: progressivamente le discariche non ci saranno più, come stabilito dall’Unione Europea, rimane un nostro obiettivo il 70 per cento della raccolta differenziata e si andrà verso la riduzione progressiva dell’incenerimento e della termovalorizzazione”;

Se il Presidente dice il vero, non possiamo che compiacerci. Da anni il Pdl chiede di investire maggiormente e meglio sulla raccolta differenziata dei rifiuti, in molte occasioni noi rappresentanti del centrodestra abbiamo dichiarato la nostra contrarietà alla proliferazione di discariche, sollevando anche la questione dell’energia nucleare, ipotesi venuta meno dopo l’approvazione del referendum del giugno 2011. Per di più, siamo sempre stati contrari all’arrivo di rifiuti da altre regioni, nonostante le pressioni delle multiutility interessate al profitto immediato. Multiutility in Emilia, peraltro, tutte guidate da persone particolarmente schierate a sinistra.
Inoltre, il Pdl, al contrario della sinistra locale, ha manifestato la totale contrarietà all’ampliamento della discarica sita a Poiatica nel comune reggiano di Carpineti. Progetto caldeggiato da Iren.
E’ in corso un braccio di ferro tra cittadini, contrari al progetto, e Iren, sostenuta da diverse amministrazioni locali (Iren versa ogni anno circa 1.7 milioni di euro nelle casse del Comune di Carpineti, 125 mila sono le tonnellate di rifiuti che entrano annualmente nella discarica di Poiatica, che ha una capacità di 1.000.925 metri cubi, equivalenti a cento campi da calcio per un’altezza di venti metri di rifiuti).
Il sito di Poiatica era nato inizialmente come progetto per la raccolta di rifiuti rivolto a Carpineti e ai comuni limitrofi, successivamente l’uso della discarica è stato esteso a tutti i comuni della montagna, allargandolo, in breve tempo, all’intera provincia di Reggio Emilia. Da qualche anno entrano nell’impianto rifiuti provenienti dal resto della regione e, non escludiamo, da altre regioni italiane.
Ora tutto cambia. Errani è stato chiaro, la politica ambientale regionale inverte la rotta, le discariche verranno soppresse. Un messaggio netto rivolto a multiutility e amministratori locali.
Adesso ci attendiamo fatti, il Presidente ci deve dire i tempi di attuazione di queste politiche, le azioni che la Giunta regionale intende attuare nel prossimo futuro relativamente alla discarica di Poiatica. I tempi previsti per la soppressione dell’impianto. Quesiti che ho formulato all’amministrazione attraverso un’interpellanza, i cittadini pretendono risposte.
Fabio Filippi
Bologna, 25/09/2013

Presidente dell’Assemblea Legislativa Palma Costi

INTERPELLANZA

Il sottoscritto, Fabio Filippi, Consigliere regionale del Popolo della Libertà;

Premesso
Che nella seduta assembleare del 10/09/2013 il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, intervenendo sulla questione ritiro deleghe all’Assessore regionale all’Ambiente ha dichiarato: “Questa regione è già in Italia il territorio più avanzato per lo smaltimento dei rifiuti e saprà fare un ulteriore passo avanti nell’innovazione: progressivamente le discariche non ci saranno più, come stabilito dall’Unione Europea, rimane un nostro obiettivo il 70 per cento della raccolta differenziata e si andrà verso la riduzione progressiva dell’incenerimento e della termovalorizzazione”;

Sottolineato
Che il gruppo Iren ha presentato alla Provincia di Reggio Emilia un progetto per l’ampliamento della discarica sita a Poiatica nel comune reggiano di Carpineti (progetto relativo al 6° lotto, la cui approvazione è stata sospesa e demandata alla Regione Emilia Romagna per competenza);

Che in data 06/06/2013 il Comune di Carpineti ha fatto pervenire alla Regione Emilia-Romagna le seguenti osservazioni: “Dato atto che la provincia di Reggio Emilia con atto n. 74718 del 14/12/2009 ha autorizzato una discarica di rifiuti propone: l’inserimento nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti quanto stabilito nel Piano d’ambito approvato dall’Assemblea ATO della Provincia, il potenziamento della raccolta differenziata su tutto il territorio provinciale; l’attivazione di un sistema di raccolta dei rifiuti articolato per aree omogenee del territorio diversamente caratterizzate dal punto di vista insediativo e socio-economico, modello raccolta porta a porta una raccolta differenziata a regime nel 2015 pari al 69,1%; l’inserimento nel Piano Regionale dei Rifiuti di un ulteriore lotto di completamento della discarica di Poiatica sesto ultimo lotto, unicamente per il raggiungimento delle finalità previste nel Piano d’Ambito per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati approvato dall’Assemblea dell’ATO previo inserimento dello stesso nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, PRGR, a condizioni che:
-    il sesto ultimo lotto di completamento coincida con quello di chiusura definitiva della discarica di Poiatica;
-    sia progettato secondo criteri che evitino la formazione di invasi a monte della discarica di Poiatica al fine di limitare al minimo l’impatto ambientale e mettere in sicurezza la stessa da eventuali rischi e pericoli anche nella fase di postmortem;
-    abbia una superficie territoriale complessiva destinata a discarica di rifiuti inferiore a quella attuale;
-    venga conferito unicamente il materiale biostabilizzato pienamente conforme a quanto stabilito nella deliberazione della Giunta Regionale n. 1147 del 30 luglio 2012 e il materiale di scarto proveniente dal TMB, a condizione che tale attività non abbia impatto odorigeno sulle aree esterne al perimetro della discarica;
-    ribadisce, per quanto di competenza, che il sesto e ultimo lotto di completamento con le caratteristiche sopra descritte da prevedersi unicamente per la realizzazione del Piano d’Ambito deliberato dall'ATO deve rappresentare quella di chiusura definitiva della discarica di Poiatica.”
Che la maggioranza dei cittadini della montagna reggiana è contraria all’assorbimento in discarica di ceneri, materiale di scarto e scorie provenienti dai termovalorizzatori di Parma, Modena e Reggio;
Che la Guardia Forestale nel 2012 ha rilevato irregolarità e mancanze nei registri di carico e scarico della discarica, ha altresì segnalato la propria insufficienza in materia di mezzi di controllo sull’indice di respirazione dinamico, auspicando un’ulteriore attività di indagine;

Rilevato
Che il sito di Poiatica controllato e gestito da Iren Ambiente è riconosciuto come discarica ex 1a categoria, oggi riclassificato come discarica per rifiuti non pericolosi, nelle quali possono essere smaltiti rifiuti solidi urbani e rifiuti speciali non pericolosi, compresi rifiuti assimilabili agli urbani e fanghi non pericolosi;
Che la discarica di Poiatica è stata ricavata all’interno di una cava di argilla tuttora in attività;
Che l’impianto è attivo dal luglio 1995 e ha una capacità di 1.000.925 metri cubi, come cento campi da calci per venti metri di altezza di rifiuti;
Che il sito di Poiatica era nato inizialmente come progetto per la raccolta di rifiuti rivolto a Carpineti e ai comuni limitrofi, successivamente l’uso della discarica è stato esteso a tutti i comuni della montagna, allargandolo, in breve tempo, all’intera provincia di Reggio Emilia. Da qualche anno entrano nell’impianto rifiuti provenienti da tutta la regione e, non escludiamo, da altre regioni italiane;
Che entrano annualmente nella discarica di Poiatica tra le 125 mila e le 150 mila tonnellate di rifiuti, 10-15 mila camion carichi di rifiuti ogni anno;
Che il biogas prodotto dalla centrale alimenta due motori per la produzione di energia elettrica, mentre la parte eccedente viene bruciata con apposite torce;

Interpella la Giunta regionale per conoscere
Se alla luce delle dichiarazioni del Presidente Vasco Errani, l’ampliamento di Poiatica verrà realizzato o, al contrario, bloccato;
Se intenda concretizzare le richieste formulate alla Regione dal Comune di Carpineti;
Le azioni che la Giunta regionale intenda attuare nel prossimo futuro relativamente alla discarica di Poiatica;
I tempi previsti per il superamento dell’impianto di Poiatica.
Fabio Filippi