Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali, convegno a Portici, sviluppo turismo culturale, valorizzazione territorio vesuviano

L’11 dicembre prossimo si terrà un convegno a Portici presso la Reggia Borbonica dal titolo “Lo Sviluppo Economico Legato al  Turismo Culturale. Recupero,  Conservazione e Valorizzazione del Patrimonio del Territorio Vesuviano”.
Il convegno è legato al programma che il Comune di Portici intende avviare per lo sviluppo del turismo collegato alla fruizione del patrimonio culturale e paesaggistico di Portici e dell’area vesuviana.

Al convegno parteciperanno esponenti del mondo scientifico ed universitario, le soprintendenze ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le associazioni imprenditoriali e i sindacati. Inoltre è prevista la presenza di rappresentanti del Parlamento e del Governo. E’ stata confermata la partecipazione dell’On. Prof. Luigi Nicolais, Vice Presidente  della Commissione Cultura della Camera, dell’On. Luisa Bossa, componente della Commissione Parlamentare sul fenomeno mafioso e sulle associazioni criminali ed è anche prevista la presenza della ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla.
Il convegno è articolato in due sezioni, delle quali  una la mattina e l’altra il pomeriggio, con una interruzione per il lunch  alle ore 13 e una visita al Museo Ercolanese. Per un numero ristretto di partecipanti al meeting la giornata si concluderà con una cena teatralizzata a cura dell’associazione culturale NarteA che rievocherà la visita di Wolfgang Amadeus Mozart alla corte dei Borbone.
Per la partecipazione al convegno è necessaria la prenotazione, ed è previsto che ai primi duecento prenotati venga donata un’opera originale  realizzata dagli allievi e dai docenti del Liceo Artistico di Napoli.
La prima sezione dei lavori sarà presieduta dal Sindaco Vincenzo Cuomo che coordinerà le attività dei relatori. Gli interventi saranno tenuti dai docenti dell’ Università Federico II e della Seconda Università di Napoli, di quella di Salerno, della IUAV di Venezia, della Libera Università Vesuviana, e inoltre interverranno i ricercatori del CRIAI e dell’ENEA e il Dirigente del Liceo Artistico di Napoli. La chiusura della prima parte è affidata all’On. Luisa Bossa.
 Le relazioni saranno incentrate sulle potenzialità dei beni culturali quale principale strumento per l’industria del turismo, sui problemi connessi agli obblighi di tutela e sugli ultimi sviluppi della diagnostica a servizio dei sistemi di gestione e protezione del patrimonio culturale.
La seconda parte del convegno, preceduta dalla presentazione della Fondazione Portici Campus, sarà coordinata dal Vice Sindaco ed Assessore al Turismo e Beni Culturali Raffaele Cuorvo. Il tema che si dibatterà nella forma della tavola rotonda è “Cultura, Arte e Ricerca come leva dello sviluppo locale”. In questa parte del convegno sono previsti gli interventi degli esponenti del mondo del lavoro e dell’impresa, della formazione e delle istituzioni che operano sul territorio per lo sviluppo dell’economia.
Al termine, alla presenza del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali attraverso le principali soprintendenze napoletane verrà presentata una serie di considerazioni sui temi affrontati. Le valutazioni finali e la chiusura del convegno sono affidate all’On. Prof. Luigi Nicolais.
Gli obiettivi generali del meeting, che rientra all’interno del programma del “Turismo scientifico” del Comune di Portici, sono legati al completamento della fase propedeutica per la realizzazione del primo Distretto Turistico Culturale “La Regal Villa di Portici”, all’interno del Progetto “Chrisochora la terra dell’oro”. Un progetto presentato nel programma politico alle elezioni comunali del mese di giugno ed incentrato sulla creazione di un nuovo sistema di gestione del turismo collegato ai beni culturali.
L’Assessorato al Turismo e ai Beni Culturali del Comune di Portici, in continuità con quanto attuato e programmato nel periodo 2004-2009, ha elaborato per il periodo 2009-2014 una nuova proposta di linee di indirizzo strategico, coerente alle direttive approvate dai Documenti di Programmazione comunitaria, nazionale e regionale, per lo sviluppo dell’industria del turismo improntata sulla fruizione dei beni culturali e del paesaggio, orientando l’azione sulla sinergia e il coinvolgimento di tutti i soggetti del mondo delle Istituzioni, della Ricerca, della Formazione, della Produzione, del Lavoro, della Finanza, e in generale della Cultura e della Società Civile.  
L’obiettivo finale è quello di migliorare l’efficienza e le capacità competitive del territorio attraverso una serie di interventi tesi a sostenere processi di innovazione per il consolidamento del rapporto tra le imprese, gli organismi di ricerca e di formazione, le istituzioni e l’intera società. Tutto questo  nella convinzione che solo attraverso un’azione unitaria e di sistema, condotta da tutti gli attori del territorio utilizzando le risorse già disponibili e rafforzando la competitività dei sistemi locali e delle filiere produttive regionali nei settori strategici, si possa creare un innesco virtuoso di processi produttivi volti anche ad offrire una immagine forte a livello internazionale.
L’industria del turismo è ormai unanimamente considerata la principale fonte di sviluppo economico del nostro paese. La presenza in uno stesso territorio di uno straordinario paesaggio naturale ed urbano e di un eterogeneo patrimonio artistico e culturale che è tra i più estesi al mondo, pone il nostro paese certamente in vantaggio rispetto ad altri, ma impone allo stesso tempo la creazione di un nuovo sistema produttivo legato ai servizi per il turismo e collegato al complesso tema della tutela dell’enorme patrimonio culturale, paesaggistico ed ambientale.
Il progetto sul turismo culturale che il Comune di Portici intende realizzare ha considerato tutti gli aspetti descritti, individuandone l’articolazione in una serie di iniziative e di indicazioni che, sul tema specifico dello sviluppo del turismo collegato alla fruizione del patrimonio culturale, ambientale e paesaggistico, sono pervenute dai vari settori della società civile: dalla politica, dalla pubblica amministrazione, dal mondo produttivo e sindacale, dal mondo della ricerca e della formazione ed anche dalle associazioni culturali e scientifiche.
Tutte le indicazioni che negli ultimi dieci anni sono giunte dai settori citati ne evidenziano le enormi possibilità di sviluppo e dimostrano il grande interesse di tali settori a offrire il proprio contributo nell’ambito delle proprie esigenze settoriali e delle proprie strategie produttive.
Il progetto che si propone, ha analizzato i vari contributi ed ha elaborato un programma di azioni mirate a testare un prototipo di sistema gestionale che si radichi nel sistema produttivo territoriale e tenga conto del necessario apporto di tutti gli attori dell’intera filiera operativa, individuando interessi e singole azioni necessarie all’innesco del processo economico di sviluppo legato all’industria turistica.
L’area che viene privilegiata dal progetto è quella del Turismo di  territorio. La ragioni sono proprio legate alla possibilità data al turista di fruire in maniera diretta di tutte le peculiarità specifiche di un determinato territorio che, nel caso specifico di quello vesuviano, esprime un insieme di ambiente, paesaggio urbano, beni culturali e tradizioni locali che rendono ogni visita una esperienza unica e non ripetibile altrove.
Il progetto che il Comune di Portici propone prevede la costruzione di un sistema a rete per la conservazione e la messa a punto di tutti i protocolli da adottare nelle procedure di controllo e d’intervento, creando una gestione programmata dei servizi per la conservazione, che si articolano con operazioni di restauro e programmi integrati di manutenzione, di controllo puntuale e d’insieme, con postazioni automatiche messe in rete e sistemi di protezione dei singoli monumenti e manufatti, con schede e modelli numerici legati alla carta del rischio.
Per il Comune di Portici la protezione, la valorizzazione e la tutela del patrimonio culturale e naturale a sostegno dello sviluppo socioeconomico, sono una priorità strategica che si concretizza in un programma di investimenti nella cultura e nell’aumento di infrastrutture culturali a sostegno dello sviluppo dell’industria del turismo, per migliorare l’offerta dei servizi tramite nuove prestazioni con più alto valore aggiunto e per incoraggiare nuove forme più sostenibili di industrializzazione. L’obiettivo finale è di convincere gli investitori privati a indirizzare le proprie risorse finanziarie in questo settore favorendone la più ampia partecipazione nelle fasi decisionali e programmatiche, convinti che solo attraverso il coinvolgimento di più soggetti sia possibile far ripartire l’economia del nostro territorio. Questo passaggio è tra quelli che il comune di Portici ritiene essenziali e determinanti. In questo senso il programma prevede una partnership con soggetti finanziatori che si renderanno disponibili alla raccolta sul nostro territorio di risorse finanziarie da destinare in un fondo chiuso specifico per la realizzazione dell’intero progetto.
Su questi principi generali il progetto punta ad acquisire direttamente dal mondo istituzionale, scientifico, economico e sociale indicazioni e proposte tali da poter incidere positivamente sui risultati finali.  Non per caso l’articolato modello di gestione elaborato dall’Assessorato  al Turismo  Beni Culturali, su cui si fonda la proposta del Comune di Portici, si sviluppa anche su una serie di indicazioni delle varie associazioni di categoria presenti sul territorio, che hanno contribuito alla stesura di importanti documenti di partenariato entrati a far parte di normative attuative e di bozze legislative attualmente in itinere.
In linea generale, dall’analisi del passato ciclo di programmazione possono trarsi alcune lezioni che rimandano all’esigenza di una maggiore concentrazione, integrazione e coordinamento fra le politiche di sviluppo turistico e quelle di valorizzazione del patrimonio culturale e naturale e quindi all’opportunità di una visione strategica impostata in un’ottica di sistema nella quale assumano una rilevanza decisiva livelli più spinti di cooperazione istituzionale verticale con soggetti privati, portatori di iniziative e di proposte operative, con un ruolo più incisivo delle amministrazioni centrali,  attraverso rapporti di cooperazione anche di tipo interregionale.
Il programma prevede pertanto un ruolo determinante dei privati (cittadini e imprese) non solo attraverso la progettazione partecipata, ma anche nelle fasi attuative, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione ai finanziamenti nella fase di realizzazione ed in quella successiva di gestione.
Da qui l’esigenza di puntare ad un complesso programma di interventi capace anche di attrarre interessi e capitali dall’esterno della nostra Regione.
L’Idea Progetto che si propone è partita grazie alla centralità data ai Comuni e a tutti gli enti pubblici di territorio dall’attuale normativa sul tema della gestione del patrimonio culturale e delle sue potenzialità di sviluppo economico attraverso il turismo. Si sono presi in esame i più recenti studi, considerando anche i contributi dati dalle associazioni del mondo imprenditoriale e sindacale in questo settore.
La sintesi degli studi condotti e delle proposte formulate per lo sviluppo di un nuovo modello economico parte dalle indicazioni dell'Unione Europea che ha indicato come prioritaria la valorizzazione del patrimonio culturale e il recupero e lo sviluppo delle tradizioni locali, con tutte le manifestazioni direttamente collegate ad esse: gli antichi mestieri artigianali, la ristorazione tipica, le feste storiche locali e le altre testimonianze perdute, riportandole tutte sotto la denominazione di “Beni Culturali”.
Partendo da queste considerazioni e dalle opportunità che potranno scaturire dagli investimenti pubblici, ed in particolare il programma POR Campania, (sia quello precedentemente realizzato 2000 2006, che quello in itinere 2007 2013), sarà possibile elaborare un sistema che incrementi le attività sostenibili centrate sul recupero dei centri storici e dei luoghi d’arte.
La fase successiva, all’indomani del convegno, punterà alla  realizzazione di un innovativo progetto produttivo che di fatto rappresenterà per il nostro territorio un vero “Progetto Pilota” e, se realizzato con successo, potrà essere esportato anche in altre località.