Napoli: Sequestro Biblioteca Girolamini – PLAUSO DEI VAS
I VAS esprimono il loro forte plauso alla Procura della Repubblica che stanotte ha effettuato il sequestro della Biblioteca dei Girolamini. Ciò consente ora di accertare tutto ciò che la nostra Associazione, come l’intero Mondo della Cultura Napoletana, organizzato o a livello di tantissime singole Persone, chiede: che cosa è stato realmente trafugato, le responsabilità di quanto di estremamente grave è avvenuto, e di individuare il percorso di trafugamento di tutto quanto oggi non è più nella BIBLIOTECA per riportarlo quanto più possibile di nuovo alla Biblioteca.
E’ necessario ed urgente che la questione venga discussa in Parlamento, anche per capire tutti noi, associazioni, cittadini, studiosi, che intenzione ha il Ministro per i Beni Culturali per la restituzione della Biblioteca alla Città, quando la Magistratura avrà chiusa la indagine. Rivogliamo la Biblioteca quale incommensurabile Patrimonio della Città, di nuovo al massimo dello splendore, eccezionale riferimento internazionale per studiosi, visitabile e fruibile con il massimo della tutela e della sicurezza. Tutto ciò richiama la necessità di un altissimo livello di gestione, che sicuramente oggi la Biblioteca non ha! La Rinascita vera di Napoli ha in questi passaggi la sua essenza fondamentale! COMUNICATO DEL 19 .04.2012 Nicola Lamonica, Coordinatore Regionale VAS Campania Ermete Ferraro, Coordinatore Circolo VAS Napoli Antonio D’Acunto, Presidente Onorario VAS Campania
Biblioteca dei Girolamini: recuperare il tesoro dei libri e di quanto altro sparito, accertare tutte le responsabilità, qualificare al massimo la gestione.
Come noi VAS – diciamo anche noi VAS, se c’era stata altra denuncia - avevamo chiesto, la Procura della Repubblica di Napoli ha aperto un’inchiesta sulla “Biblioteca dei Girolamini”; intendiamo ribadire questa formulazione - “sulla Biblioteca dei Girolamini” - che comprende sicuramente la scomparsa dei 1500 preziosi libri che il Direttore della Biblioteca ha “segnalato ai carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico”, ma richiama la necessità di una indagine a tutto campo per verificare la corrispondenza tra ciò che era il Tesoro incommensurabile della intera Biblioteca – manoscritti, incunaboli, preziose legature, preziosissima raccolta di musica sacra, vasi etruschi, 60 mila tra volumi ed opuscoli - e ciò che realmente oggi sta nella Biblioteca, non restringendo la inchiesta alla sola denuncia fatta dal Direttore della Biblioteca. Fatti gravissimi come quelli della legale fuoriuscita dall’Italia di 28 volumi, con i timbri della Biblioteca nazionale, e la loro messa all’asta, e dall’altra ritardi o addirittura omissioni nella denuncia della scomparsa di libri (solo essi?) non possono assolutamente restare impuniti, anche perché esprimono il segnale netto di una possibile, molto più vasta operazione di furti su commissione e commercio clandestino di libri ed opere d’arte. Noi siamo certi perciò che la attenta indagine della Procura accerterà ogni responsabilità a qualunque livello essa sia, sul piano locale, nazionale ed internazionale. L’accertamento del percorso della scomparsa, che naturalmente non può non partire che dall “interno della Biblioteca di oggi e di ieri” per poi estendersi a sicuramente vasti collegamenti, è di fondamentale importanza per il recupero di quanto trafugato per riportarlo alla Biblioteca Girolamini. Il Direttore della Biblioteca può dire naturalmente la Sua verità, che può ovviamente essere quella reale, ma deve essere necessariamente la Procura ad accertare ciò che è avvenuto, anche perché si tratta chiaramente di gravi reati penali. Non saremo perciò presenti alla Conferenza Stampa - Dibattito promosso dal Direttore della Biblioteca per domani giovedì 19 aprile proprio alla Biblioteca, Sul piano della corretta gestione della Biblioteca, che figuraccia avrebbe fatto ancora una volta Napoli se fossero state diffuse a livello nazionale ed internazionale le immagini dei preziosi libri sparsi per terra come rifiuti, pubblicate su alcuni quotidiani; a noi perciò appare chiaro che per il valore immenso della Biblioteca ed i gravi fatti avvenuti occorre un inchiesta seria, al di sopra di ogni parte, anche quella del Ministro dei Beni Culturali, che comunque è stato attore delle nomine; ed in tal senso avevamo chiesto e chiediamo l’intervento diretto del Presidente della Repubblica, peraltro Napoletano e grande Personalità della Cultura Napoletana ed Italiana. E’ sempre profondamente sbagliato insinuare colpevolezze e sospetti prima che essi siano stati accertati; però stando la gravità di quanto avvenuto, noi riteniamo che sarebbe corretto che gli attuali responsabili della Biblioteca si autoescludessero dagli incarichi o il Ministro li escludesse proprio per consentire il più trasparente accertamento dei fatti, senza alcun condizionamento di presenza fisica. Siamo certi che qualche forza politica farà interrogazione in Parlamento onde far si chè il Ministro dei Beni Culturali spieghi alla luce del sole quanto avvenuto. Moltissimi ci hanno scritto chiedendoci di non abbandonare la questione: promettiamo che lo faremo fino in fondo per recuperare il tesoro dei libri e di quanto altro sparito, accertare tutte le responsabilità, qualificare al massimo la gestione. COMUNICATO DEL 18 .04.2012 Nicola Lamonica, Coordinatore Regionale VAS Campania Ermete Ferraro, Coordinatore Circolo VAS Napoli Antonio D’Acunto, Presidente Onorario VAS Campania
L’incommensurabile Tesoro della Biblioteca dei Girolamini a Napoli a gravissimo rischio: VAS chiede l’intervento del Presidente della Repubblica e della Magistratura
Nella Guida di Napoli e Dintorni della Consociazione Turistica Italiana (l’attuale Touring Club) del 1938 così viene descritta la Biblioteca della “Casa dei Padri dell’Oratorio (i Girolamini): “….con Magnifica Sala integralmente settecentesca, (1727-1736) di Arcangelo Guglielmelli, dipinta da Francesco Malerba, Cristiano Russo e con intagli di Biagio Calisano, Giulio Gatta, Francesco Lecca, restaurata nel 1925. La Biblioteca (aperta dalle 9 alle 13 nei giorni feriali) fu costituita alla fine del XVI sec, poi arricchita, Contiene oltre 60 mila fra volumi e opuscoli ed è ricca di manoscritti, incunaboli, preziose legature (27 di Carnevari), ha inoltre una preziosa raccolta di musica sacra e possiede 10 vasi etruschi. Vi è unito l’Archivio oratoriano”. Siamo dunque davanti ad un tesoro incommensurabile, non solo della Città di Napoli, ma della intera Umanità, che doveva e deve essere protetto, tutelato e gestito in maniera eccezionale tale da garantirne la piena conservazione ed integrità, la sicurezza massima, la fruizione massimamente accorta e controllata: ricordiamo che da Giambattista Vico a Benedetto Croce, la Biblioteca è stata Fonte Fondamentale del loro sapere. Le immagini e le notizie degli articoli del Fatto Quotidiano e del Corriere del Mezzogiorno relative a quello che è avvenuto e sta avvenendo nella Biblioteca sono di una gravità inaudita: il tetto che perde acqua, bivacco, cataste di preziosi libri ammucchiati per terra, e soprattutto la sparizione ovvero il furto di migliaia e migliaia di preziosi libri e pensiamo di manoscritti, incunaboli, musiche sacre, vasi etruschi. Non sappiamo se già qualcosa si è mosso dopo la denuncia dei due giornali; noi lo speriamo ma riteniamo che la Cultura, la Società Civile, le Istituzioni debbano direttamente intervenire sia perché venga accertato fino in fondo quanto avvenuto e vengano colpiti duramente i responsabili, a qualunque livello essi siano, sia perché venga recuperato e restituito alla Biblioteca tutto ciò che è stato trafugato, soprattutto se avvenuto con furti su commissione, sia perché venga garantita una gestione di altissima qualità della Biblioteca per il suo futuro. Noi VAS chiediamo perciò in primo luogo l’intervento della Magistratura per accertare tutto quanto avvenuto e cercare di recuperare ciò che è stato rubato; già annunciamo la costituzione di parte civile in ogni processo relativo a furti nella Biblioteca. Per il valore immenso di Bene Comune della Umanità, rappresentato dalla Biblioteca, chiediamo l’intervento diretto del Presidente della Repubblica, perché chieda al Parlamento la istituzione di una apposita commissione di inchiesta per accertare sul piano delle responsabilità istituzionali ed amministrative quanto avvenuto. Siamo poi certi che le forze politiche che amano Napoli e la Cultura tempesteranno con interrogazioni il Presidente del Consiglio ed il Ministro dei Beni Culturali per l’accertamento dei fatti e sapere anche come vengono fatte determinate nomine. COMUNICATO DEL 13 .04.2012 Nicola Lamonica, Coordinatore Regionale VAS Campania Ermete Ferraro, Coordinatore Circolo VAS Napoli Antonio D’Acunto, Presidente Onorario VAS Campania
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